VEDERE CON LE MANI

La medicina moderna si serve di tanti attrezzi per diagnosticare, misurare registrare e classificare le malattie, il progresso o regresso. La chiropratica invece, oltre alle procedure neurologiche e ortopediche di movimenti, forza e sensibilità, forma i suoi studenti con tanto impegno nella visualizzazione virtuale delle strutture del corpo e la loro posizione nello spazio. Sono visualizzate le vertebre, le articolazioni e la loro funzione o disfunzione. Questo vale anche per le giunture come spalle, gomiti, mani, anche ginocchia e piedi. Inoltre, vengono registrate le tensioni muscolo -legamentose, la temperatura e la sensibilità cutanea. Tutte queste informazioni si rilevano con la palpazione, con le dita delle mani. Con la delicata pressione sulla superficie del corpo del paziente, con le dita dell’operatore, si rilevano la posizione delle protuberanze delle ossa e con piccoli movimenti in diverse direzione, la loro mobilità o limitazione dalle escursioni normali. La stessa tecnica di palpazione viene adoperata nella valutazione dei tessuti mollo, muscoli e legamenti.  Qui, l’esame della consistenza dei tessuti viene presa in considerazione. La temperatura e la sensibilità dolorosa sono d’interesse particolare che segnano eventuali infiammazioni. Mialgia, contratture, tendiniti si rilevano spesso con la semplice palpazione delicata. Solo dopo, se non si ottengono risultati terapeutici in tempo utile, anche il chiropratico si serve di mezzi sofisticati come radiografie, TAC, risonanza magnetica, ecografia.

Nella cura del mal di schiena, della sciatica e delle sindromi cervicali, per menzionare solo le malattie più frequenti trattati dal chiropratico, sono le dita delle mani al primo posto. Le conoscenze acquisite con la palpazione si traducono nelle posizioni e mosse manipolative giuste. Con l’aggiustamento delle articolazioni bloccate si liberano i movimenti delle strutture del corpo. Non sempre bastano i sblocchi locali, perché ci sono anche riflessi remoti che causano disfunzioni. Una condizione classica che illustra una tale condizione è la spalla congelata: non si tratta di una patologia locale, ma di un riflesso che origina all’articolazione tra osso occipitale e colonna cervicale. Liberata quest’ultima, si scioglie immediata-mente la spalla e, come un miracolo, i tendini infiammati si normalizzano all’istante.

Il fondatore della chiropratica, D.D. Palmer nell’anno 1895 ha ipotizzato che tutte le malattie originino dalla prima vertebra cervicale (che comprende l’articolazione cervico - occipitale). Questa opinione troppo ottimistica ha discreditato la chiropratica per tanti anni. Solo recentemente ho cambiato, fino ad un certo punto, mia opinione su Palmer: “aveva ragione”.

La chiropratica risolve tanti problemi della salute con mezzi naturali e senza effetti collaterali. Per questo si è diffusa e stabilita in tutto il mondo, sostenuta da milioni di pazienti contenti ed entusiasti.

Tel:  091 970 32 32                                                                                     Italia:  031 92 77 22

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