I sintomi della sindrome costovertebrale sono dolori dorsali, sovente solo unilaterali, dove si articolano le costole con le vertebre. Palpando la schiena, 3-5 cm lateral-mente alla linea verticale del baricentro
della schiena, si notano contrazioni muscolari molto dolorose, talvolta a livello di due-tre segmenti vertebrali. Sono dolori che vengono d’un tratto, che sono caratterizzati come delle fitte o come se si avesse un coltellino nella schiena. Essendo presenti
all’altezza della schiena superiore, parte difficilmente accessibile alla verifica con le proprie mani, il problema non è ben localizzabile dal paziente con la palpazione. Il movimento su e giù della scapola qualche volta produce uno scricchiolìo,
provocato dal fregarsi degli elementi muscolo-legamentose sottoscapolari con quelle costali. I legamenti tesi ed infiammati sotto la scapola sono praticamente inaccessibili per una verifica e difficilmente raggiungibili per una cura diretta. I movimenti di
stretching del collo, della spalla, della scapola e del tronco sembrano in certi casi dare qualche sollievo temporaneo per poi riprendere come prima. Fortunatamente la sindrome costo-vertebrale è generalmente molto più noiosa che dolorosa e può
essere trattata molto bene con la manipolazione chiropratica.
Il meccanismo della sindrome costo-vertebrale è il bloccaggio del movimento di una giuntura tra costola e vertebra. Il bloccaggio potrebbe
comprendere anche due o 3 segmenti contemporaneamente. Le giunture si muovono costantemente con ogni respiro, movimenti che vengono effettuati con i muscoli intercostali. In armonia col diaframma praticano l’espansione e la compressione dei polmoni per
respirare. Questo fatto ci insegna, che un’immobilizzazione delle parti ammalati non è possibile e che il trattamento dev’essere per forza consistere in una mobilizzazione.
L’origine
della sindrome costo-vertebrale sembra essere spontanea – tante volte però ci si accorge di aver fatto uno sforzo in posizione rotatoria del tronco, d’aver preso un colpo, un colpo di freddo o un colpo di tosse. L’articolazione costo-vertebrale
non è idonea per praticare un autotrattamento come è possibile per altre parti del corpo.
Le tecniche d’aggiustamento articolare chiropratico sono ideate per sciogliere questi bloccaggi
in modo preciso e raffinato. Ci si può aspettare un risultato immediato di sollievo se la correzione riesce perfettamente. Sovente però ci vogliono diverse sedute ed aiuti ausiliari come ultrasuoni, crioterapia, Guasa-terapia (vecchio trattamento
cinese con un pettine di corno di bue), massagio intersegmentale e ... pazienza finchè tutto si risolve. Tante volte l’impacco d’argilla fredda sulla schiena lenisce più in fretta il dolore.
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