Una delle malattie che affliggono l’articolazioni della spalla si chiama “periartrite omeroscapolare”. La troviamo più sovente in pazienti di media età. I sintomi soggettivi principali
sono il dolore e la perdita della mobilità nella giuntura scapolo-omerale. La periartrite si sviluppa gradualmente, prima con dolori leggeri e poi con sintomi sempre più acuti. Spesso succede di riscontrare questi dolori dopo essere stati esposti
ad una corrente d’aria fredda, all’aria di un finestrino aperto dell’automobile o dopo un bagno. La periartrite è sovente causata da incidenti, cadute, sforzi, strappi o botte, che possono perfino causare rotture dei tendini dei muscoli
che le compongono (cuffia dei rotatori). La periartrite può però anche rappresentare un sintomo di un disturbo infettivo come l’ascesso ad un dente (granuloma), un’angina o una tonsillite con l’invasione batterica che
s'insedia nell’articolazione. Quando i sintomi sono bilaterali, si deve sospettare una poliartrite reumatica come causa sistemica del disturbo. Un’infiammazione senza apparente ragione alle spalle può essere anche la manifestazione di una intossicazione
da amalgama (vecchia stuccatura dentaria).
L’esame diagnostico esatto della spalla è importantissimo per poter individuare e curare specificamente e con successo la periartrite. L’esame clinico consiste
prima nella verifica della libera mobilità dell’articolazione, poi nella palpazione dei muscoli per verificare eventuali contrazioni e dei tendini eventualmente infiammati. La funzionalità dei muscoli intorno alla spalla avviene inoltre
testandone la loro forza. L’esame della colonna cervicale, l’ispezione della gola e dei denti è di routine. Nei casi dove la restrizione dei movimenti della spalla ci fa sospettare una calcificazione tendinea o perfino una lesione
dei rotatori, l’esame radiologico ed eventualmente anche una risonanza magnetica sono indicati. Sono inoltre da considerare i dolori riflessi sopra le spalle rispettivamente sui trapezi: la sinistra riflette disturbi al cuore, la destra invece dei disturbi
alla cistifellea. I dolori d’origine cervicale (C4,C5) possono anche irradiare sopra le spalle e lungo le braccia fino alle dita.
Secondo i risultati delle indagini diagnostiche, le cure a cui sottoporsi nella
fase acuta sono: impacchi freddi con ghiaccio, argilla e aria surgelata a -35°C.; mentre nella fase cronica: argilla, mobilizzazione articolare, ultrasuoni, ionoforesi, laser, magneto-terapia, agopressione, agopuntura, Guasa-terapia, unguenti, infiltrazioni
di sostanze non steroidali. Superata la fase di mobilizzazione e del dolore, inizia la riabilitazione attiva o la ginnastica: esercizi con movimenti liberi, autostretching, rilassamento e rinforzo muscolare. Gli esercizi, dopo averli imparati correttamente,
vengono eseguiti giornalmente a domicilio. Nella fase post-terapeutica si consigliano alcune procedurepreventive: come evitare lo sforzo dell’arto interessato, (ad esempio non portare pesi, non segare il legno, non spingere il tosaerba e non giocare
a tennis). I lavori impegnativi e gli sforzi sono da evitare ancora per qualche mese dopo la guarigione.
Il trattamento classico della chiropratica per la spalla è descritto sotto il titolo:
"CERVICO-OCCIPITALE"
Info: giorgiobetge@yahoo.com
Tel: 091 970 32 32