Fibromialgia

Definita solo nel 1990, la fibromialgia è una nuova diagnosi di una patologia caratterizzata da una condizione cronica dolorosa generalizzata, con rigidità delle articolazioni, contratture muscolari ed infiammazioni  legamentari (fasce, fibre) e tendinose. Ne sono afflittie più le donne che gli uomini. I sintomi sono simili a quelli di una poliartrite reumatoide: sono dolori intermittenti che cambiano da un posto all’altro, anche in pochi giorni. In certi casi, ai sintomi classici sono associati anche ilmal di testa, le  vertigini, i formicolii, disturbi del sonno, disturbi gastrointestinali o genito-urinari e per concludere la depressione psichica. Per confermare la diagnosi di una fibromialgia, sono definiti 18 punti specifici e standardizzati (American College of Rheumatology), sparsi nel nostro corpo, dei quali almeno 11 devono essere percepiti come dolenti dal paziente. Sono punti estremamente sensibili e dolorosi ad una pressione digitale di almeno 4 kg. Anche se la causa della fibromialgia non è ancora  stata identificata, sappiamo che in certe persone essa  ha avuto origine dopo un trauma (specialmente della regione cervicale). In altri casi risale ad una tendenza familiare genetica, specialmente femminile. Ricerche si occupano anche della relazione tra fibromialgia e fattori ormonali e/o stress. 

Il trattamento della fibromialgia comprende cure medicamentose nei casi molto acuti (analgesici, antinfiammatori, antireumatici, miorilassanti) e tutte le diverse tecniche di riabilitazione passiva ed attiva. Non esiste una cura unica e miracolosa: tutti i trattamenti hanno il loro valore e devono essere tentati. Il paziente risponde meglio ad una o ad un’altra terapia o una  combinazioni di esse. Le cure naturali però devono precedere, per principio, alle cure medicamentose allopatiche, per evitare possibilmente eventuali effetti nocivi collaterali. L’omeopatia o le cure orientali come l’agopuntura e la moxa-terapia, la fitoterapia o la terapia neurale (Hunecke) possono essere efficaci. 

La chiropratica, oltre a curare convenzionalmente i disturbi specifici, potrà sicuramente dare benefici con la sua tecnica manipolativa liberatoria delle articolazioni vertebrali e delle giunture periferiche. Ripristina la funzionalità dello scheletro e quindi  libera il flusso nervoso nei tessuti e ristabilendo l’equilibrio neuromuscolare e circolatorio. Siccome la fibromialgia consiste in micro-infiammazioni della muscolatura, delle articolazioni e tendini, è consigliabile l’applicazione d’impacchi antiflogistici come l’argilla e la crioterapia ad aria surgelata (- 35°C). Sono indicati anche l’ultrasuono pulsato (atermico) ai tendini e la magnetoterapia alle articolazioni per le sue proprietà antinfiammatorie. Eccezionale è l’acqua-ginnastica e i bagni termali, i quali non devono però superare i 34°C, per non sollecitare le infiammazioni. 

Ogni terapia antinfiammatoria e antireumatica deve essere iniziata ed accompagnata da un’adeguata disintossicazione dell’organismo: chi fuma o beve, deve smettere; chi ha stuccature d’amalgama (mercurio) nei denti, deve sostituirle; chi è stitico, deve purgarsi (con clisteri d’acqua); chi non assume abbastanza liquidi, deve aumentare il consumo d’acqua (2 Litri al giorno). Si consiglia di non mangiare troppo e di tenere una dieta lactovegetale ed integrale con pochi grassi.

Tel: 091 970 32 32

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