La Sindrome del Tunnel Tarsale è causata dalla compressione del nervo peroneo profondo (o nervo tibiale) a dietro il malleolo interno.
L’etiopatogenesi è
caratterizzata dall’intrappola- mento del nervo peroneo profondo nel canale dei tendini dei muscoli estensori. La condizione predisponente può essere un evento traumatico, una reazione post-traumatica, una frattura, il continuo uso di calzature
con tacco alto, dismorfismi del piede (piede piatto pronato o cavo), esostosi (crescita ossea benigna), osteofiti (calcificazione degenerativa).
I sintomi sono caratterizzati da molestie sensitive e motorie. Non dobbiamo
trascurare il dolore, irradiato a livello del primo spazio interdigitale con interessamento del primo e secondo dito, notturno e diurno, anche a riposo. Possono manifestarsi anche parestesie (formicolii) e disestesie (iper- o iposensibilità) a carico
del 1° e 2° dito. I segni motori possono essere presenti con lieve deficit a carico del muscolo estensore breve delle dita. Il Segno clinico tipico è quello di Tinel che risulta positivo a livello del retinacolo degli estensori.
La Sindrome del Tunnel Tarsale si cura con tutti i metodi che permettono una liberalizzazione del nervo peroneo compresso. Dal punto di vista chiropratico si aggiustano come primo passo le articolazioni del piede
per renderlo più sciolto. Per togliere le infiammazioni e gonfiori nella regione si applica l’aria surgelata (-35°C) e il richiamo del freddo con impacchi d’argilla giornalmente per un'ora. Le elettroterapie come l’ultrasuono
o le correnti diadinamiche possono dare buoni risultati. Un metodo antico cinese riscoperto recentemente è il trattamento Guasa, che consiste in un drenaggio muscolo-linfatico con un olio Indonesiano e il massaggio con un pettine speciale di corno
di bue (terapia Guasa).
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